Le fontane storiche di Napoli, con la loro maestosità e bellezza intrinseca, sono molto più di semplici elementi architettonici: rappresentano i legami tra passato e presente, l’arte e la funzione, l’umanità e la natura. Ogni getto d’acqua, ogni statua scolpita e ogni piazza adornata contribuiscono a un racconto unico e affascinante della storia di Napoli. In questo articolo, ci immergeremo nelle acque della storia napoletana, esplorando le fontane che hanno resistito al tempo, portando con sé la magia e il fascino di un’epoca ormai passata ma mai dimenticata.
Fontana del Nettuno
Uno dei simboli più iconici della città è la maestosa Fontana del Nettuno, situata in Piazza del Municipio. La sua imponente statua raffigurante Nettuno, il dio del mare, dominante nella sua posa regale, è stata realizzata da Michelangelo Naccherino nel 1600. Questa fontana è stata testimone di innumerevoli eventi storici e celebrazioni pubbliche nel corso dei secoli, rappresentando un punto di riferimento per i napoletani e i visitatori di tutto il mondo.
Fontana di Monteoliveto
La Fontana di Monteoliveto, situata nell’omonima piazza, è un’altra perla tra le fontane storiche di Napoli. Fu un omaggio del vicerè Pedro di Aragona al re Carlo II di Spagna, quando aveva solo quattro anni, anche se nella statua è raffigurato già adulto. La storia della fontana è davvero singolare, e la cosa che incuriosisce di più è la raffigurazione del re rappresentato sproporzionato rispetto alle dimensioni del monumento.
Fontana di Santa Lucia
La fontana di Santa Lucia è delle fontane monumentali di Napoli, realizzata in stile barocco, dall’architetto Alessandro Ciminiello e dagli scultori Tommaso Montani, Michelangelo Naccherini, Girolamo D’Auria, Angelo Landi e Vitale Finnelli. La denominazione è dovuta all’originaria collocazione del monumento nel vecchio rione di Santa Lucia, sulla strada che conduceva alla chiesa dedicata alla santa, prima dell’attuale sistemazione nella Villa Comunale (1895 ca).
Fontana del Gigante
riempie di nuovo il meraviglioso angolo tra via Nazario Sauro e via Partenope voluta dal vicerè di Napoli nel 1600 fu originariamente collocata perpendicolarmente alla facciata del nuovo Palazzo Reale costruito in quel periodo da Domenico Fontana, come elemento “scenografico” che delimitasse la piazza verso il mare. Fontana incaricò dei lavori Michelangelo Naccherino e Pietro Bernini e la fontana fu collocata in quella posizione assieme all’enorme statua di Giove, rinvenuta anni prima durante gli scavi di Cuma e fu così chiamata ‘Fontana del Gigante’.